Assemblea AVIS Comunale 2019 – il resoconto

Per l’Avis comunale di Mantova il 2018 si è chiuso con 3.348 donazioni, di cui 2.632 di sangue intero e 716 aferesi (plasma e piastrine). Il dato delle donazioni è in linea con gli anni precedenti, così come quello dei donatori: 1.788, tra cui 121 nuovi iscritti (una decina al mese).

Si è svolta domenica scorsa nella sala riunioni di Campo Canoa l’assemblea annuale dell’Avis della città, la più grande della provincia con i suoi quasi 1.800 soci. Oltre a presentare i numeri e le attività svolte lo scorso anno, sono state consegnate le benemerenze ai donatori più assidui. All’appuntamento ha partecipato l’assessore comunale al welfare Andrea Caprini.

«Essere avisino oggi, in una società che sembra aver smarrito il senso civico e dove la tendenza sembra essere più il rinchiudersi anziché aprirsi agli altri – ha commentato la presidente dell’Avis comunale Maura Scapi – fa la differenza e costituisce un’ importante risorsa per rompere il muro dell’indifferenza e aiutare la diffusione dei valori insiti nella cultura della donazione, con una sensibilità sempre maggiore verso le altre associazioni di volontariato. Perché il terzo settore, con la sua riforma, si è profondamente rinnovato dando maggiore risalto al ruolo del volontario».

Per portare avanti questo messaggio, Avis Mantova negli ultimi anni ha messo in campo molte attività, contando su una forza di 59 volontari impegnati nell’attività di segreteria, coordinamento dei donatori, assistenza post-donazione all’Avispark e al centro trasfusionale, informazioni, supporto alle attività culturali, di comunicazione e promozione, attività di sensibilizzazione nelle scuole, trasporto studenti, gestione del sito e dei social network.

«Abbiamo messo molto impegno nelle attività per le scuole, che assorbono molte energie ma restituiscono altrettante soddisfazioni – ha proseguito Scapi – cerchiamo di creare più rete con la realtà scolastica, convinti di essere una risorsa capace di veicolare l’educazione alla salute, alla solidarietà e alla coscienza critica».

Progetti educativi, informativi e creativi, quelli portati avanti nelle scuole di ogni grado, tra cui “La mia vita in te” (insieme ad altre associazioni del dono), il calendario progettato dagli alunni delle scuole medie, l’opuscolo per i diari scolastici e il progetto che ha coinvolto oltre duecento studenti di quinta superiore, che hanno manifestato la volontà di diventare donatori, portandoli a conoscere il mondo Avis.

«I progetti sono tanti e impegnativi e via via stanno radicando e portando frutti – conclude Maura Scapi – per continuare su questa strada abbiamo sempre più bisogno di volontari, soprattutto per le attività di organizzazione e assistenza post-donazione. Non c’è un obbligo, ognuno presta il tempo che ha, anche un’ora fa la differenza».

L’assemblea ha consegnato le benemerenze a 53 donatori: distintivo smeraldo ai soci attivi da 40 anni e con almeno 80 donazioni, oppure con 100 donazioni; distintivo rubino (30 anni e almeno 60 donazioni, o 75 donazioni); distintivo oro (20 anni e almeno 40 donazioni, o 50 donazioni).

Fonte: Gazzetta di Mantova

 

 

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